Biorivitalizzazione
Le caratteristiche di una “bella pelle”, cioè tonicità, levigatezza, idratazione, luminosità, con il passare del tempo si perdono progressivamente e gli inestetismi che ne conseguono sono la disidratazione, le rughe, la lassità cutanea e le macchie. Tutte queste alterazioni dipendono in parte dalle caratteristiche genetiche di ognuno di noi, ma soprattutto sono la conseguenza del nostro stile di vita: fumo ed esposizione solare sono senz’altro gli elementi più dannosi per la nostra pelle, a cui poi si associano altri fattori esterni, tra cui le abitudini alimentari.
Con il termine “biorivitalizzazione o biostimolazione cutanea” si intende quell’insieme di trattamenti medico-estetici in grado di migliorare la tonicità, la compattezza, la luminosità, l’elasticità e l’idratazione, per restituire alla pelle vitalità e turgore.
Si effettua con microiniezioni di acido ialuronico (spesso associato ad altri principi attivi) per idratare i tessuti e stimolare i fibroblasti a produrre collagene ed elastina. La biorivitalizzazione ha dunque una funzione curativa per la nostra pelle, che si traduce poi gradualmente anche in un miglioramento estetico in modo molto naturale. Non va infatti dimenticato che la pelle è un organo e come tale va preservata.
Prodotti specifici (biorivitalizzanti e Skinbooster) agiscono sulla compattezza e sull’idratazione, riducendo le rughe superficiali dove il filler potrebbe risultare innaturale. La scelta del prodotto e il numero di sedute variano in base al tipo di pelle e all’età.
I trattamenti possono essere eseguiti fino dalla più giovane età, quando la biorivitalizzazione ha una funzione di mantenimento dell’attività cellulare e dunque preventiva per il formarsi di inestetismi, ma risulta efficace anche nelle età più mature o quando sono già presenti inestetismi.